Evento lancio “Connettiamo i margini – Ragusa”
RAGUSA. E’ stato presentato giorno 20.07.20 presso la sede del Comune di Ragusa il progetto “Connettiamo i margini – Ragusa”, che rientra nel piano per gli “interventi di potenziamento del patrimonio pubblico esistente e di recupero di alloggi di proprietà pubblica dei Comuni ed ex IACP per incrementare la disponibilità di alloggi sociali e servizi abitativi per categorie fragili per ragioni economiche e sociali. Interventi infrastrutturali finalizzati alla sperimentazione di modelli innovativi sociali e abitativi”.
Promosso dallo IACP Ragusa e curato per la comunicazione da Omnia Consulting, prevede interventi di potenziamento del patrimonio degli alloggi pubblici esistenti. Ad aprire e moderare la presentazione è stato il primo cittadino Giuseppe Cassì. Per il commissario straordinario IACP Ragusa Maurizio Siragusa “l’intervento più importante è quello di Via Risorgimento / Via Bosco a Ragusa, oltre agli altri sul territorio di Ragusa Ibla”. Antonio Lutri, direttore generale IACP Ragusa, ha specificato “che entro la fine del mese verranno firmati tutti i contratti al fine di garantire l’inizio dei lavori al più presto”. “L’intervento di Ragusa, a differenza di altri interventi – spiega l’architetto Giovanni La Lota, Rup del progetto – ha una sua caratteristica. Si tratta di recupero diffuso perché si sono individuate delle aree situate lungo dei margini e l’obiettivo è proprio quello di connetterli. Per individuare i fabbisogni abitativi è stata svolta una analisi in cui sono stati coinvolti anche gli abitanti”.
Il progetto fa parte dell’azione 9.4.1 dell’Asse 9 del PO FESR Sicilia 2014/2020, che mira a promuovere “Interventi di potenziamento del patrimonio pubblico esistente e di recupero di alloggi di proprietà pubblica dei Comuni ed ex IACP per incrementare la disponibilità di alloggi sociali e servizi abitativi per categorie fragili per ragioni economiche e sociali. Interventi infrastrutturali finalizzati alla “sperimentazione di modelli innovativi sociali e abitativi”. E non è soltanto concepita secondo la dimensione architettonica, ma considera fondamentali l’insieme degli aspetti sociali, economici ed urbanistici che denotano e qualificano le aree oggetto di degrado fisico, ambientale e sociale.